Prosegue il confronto con la Asl Taranto per dare compimento alla internalizzazione definitiva delle attività di pulizia nella Sanitaservice Taranto, società in house con la Asl come socio unico pubblico. I sindacati commentano il “confronto e serrato sui sui limiti economici imposti dalle Linee guida regionali di settore, a cui tutti i soggetti in campo dovranno attenersi senza creare illusioni nei lavoratori”. “Ancora una volta nella riunione odierna – scrivono in una nota – è stata ribadita la volontà di procedere all’assorbimento nel pieno rispetto delle leggi. In questa fase delicata, grande attenzione viene posta agli elenchi del personale che dovrà transitare; elenchi che però hanno fatto emergere una quantità di ore di lavoro superiori ai limiti posti dal Business Plan”.
Al fine quindi di dare “oggettività alle condizioni di lavoro di ogni operatore”, Fp Cgil, Uil Fpl e Fials hanno con fermezza rilasciato questa dichiarazione a verbale:
“Cgil Uil e Fials chiedono una corretta applicazione della normativa vigente e delle Linee Guida Regionali sulle Sanità Service, a partire dalla oggettività dei parametri occupazionali dichiarati da Cascina e da Chemi.Pul. nei loro elenchi, attraverso l’acquisizione propedeutica degli elementi probanti di quanto dichiarato, a partire dalla messa in disponibilità da parte dei lavoratori delle buste paga degli ultimi sei mesi. In merito agli esuberi mensili pari a 570 ore dichiarati dalla tecno-struttura della Asl Taranto, laddove dovessero in ogni caso perdurare malgrado la fase di verifica delle buste paga, la discussione va portata al confronto con la Sanità Service Taranto. Si prende atto della oggettività del limite delle 315mila ore annuali dichiarate sostenibili dal Business Plan – concludono -, rispetto alle quali ore si concorda di procedere in maniera legittima al completamento dell’assorbimento”.