
Finisce l’era di Ersilia Nobile (centrodestra) a Vieste. Nove consiglieri comunali si sono dimessi determinando lo scioglimento del consiglio comunale. Giuseppe Caruso, Mauro Clemente, Angelo De Vita, Antonio Montecalvo, Francesco Notarangelo, Pasquale Parisi, Domenicantonio Spina Diana, Gaetano Zaffarano e Raffaele Zaffarano hanno presentato alla segretaria generale, Maria Maddalena Soccio, le proprie dimissioni. Pertanto, secondo quanto stabilito dalla legge, il Consiglio comunale è automaticamente sciolto e con esso decadono dalla carica il sindaco e la giunta. Il tutto, in ogni caso, sarà perfezionato con apposito decreto del Prefetto (già informato), che potrebbe essere firmato già domani con la contestuale nomina del commissario straordinario che assumerà i poteri propri di consiglio, sindaco e giunta, rimanendo in carica fino alle elezioni amministrative in programma per il prossimo mese di giugno.
E adesso si scaldano i motori in vista della tornata elettorale. Sulla candidatura di Nicola Rosiello converge il 60% di Forza Italia e gran parte del Pd, il resto punta su un altro esponente storico azzurro, Gaetano Zaffarano. Il coordinamento provinciale dei due partiti non darà simboli. Del resto la competizione non è prettamente “politica” al pari di grandi centri in cui si vota. Si tratterà di capire quanto resta dell’onda che ha portato il Pd a vincere le regionali puntando massicciamente sulle civiche e di verificare se nel centrodestra sia ancora possibile il dialogo fra Fi, il partito di Raffaele Fitto e i sostenitori di Francesco Schittulli.
