Venerdì 8 dicembre, il Foggia tornerà in campo in terra ligure, questa volta contro lo Spezia. “Siamo in pochi, ma anche questa settimana la risposta è stata positiva – ha detto nel pomeriggio Giovanni Stroppa -. Continuo a chiedere ai miei ragazzi di fare una prestazione di carattere”. Le ultime prestazioni, oltre a non portare punti in classifica, non hanno soddisfatto i tifosi e in molti si chiedono come mai Stroppa, dopo l’esonero di Beppe Di Bari, sieda ancora sulla panchina rossonera. “Personalmente dico di essere sereno. Mi dispiace che si debba trovare a tutti i costi un capro espiatorio. Siamo in difficoltà, è evidente – ha ribadito-. Chiunque su questa panchina avrebbe problemi con 11 giocatori indisponibili. Vorrei anche che la squadra stesse serena. Su questo per fortuna sono tranquillo, ci alleniamo ad Amendola, siamo isolati. Finora abbiamo parlato di un bel Foggia, ma con dei limiti. Dico che noi non allentiamo la presa, siamo in piena battaglia”.
È sicuramente un momento no. “Nonostante questo la squadra crea occasioni. Siamo andati via da Bari con i complimenti, non credo che la partita col Cittadella abbia smentito tutto ciò che di buono era stato fatto una settimana prima. Cambiare per cambiare non mi piace. Non voglio creare confusione nella squadra, come ad Avellino che resta un caso a sé – ha continuato Stroppa-. Cerchiamo di cambiare modulo, ma ripeto, rischiare non mi piace. Per venerdì recuperiamo Coletti, rientra dalla squalifica, anche Camporese, ma non è ancora al 100%. Non recupera invece, Deli“.
Lo Spezia. “È un avversario blasonato, fa la categoria già da un paio di anni. Ha un buon rendimento casalingo, gioca con fisicità e soprattutto con identità – questo il pensiero di Stroppa, prima della partenza di domani -. Una squadra importante con giocatori di categoria, di assoluto livello. Gilardino, ad esempio”.
Tornando sulle dichiarazioni rilasciate nel post gara di sabato scorso, e in particolare su Chiricò, il tecnico ha precisato: “È un ragazzo di assoluto valore, di talento, quello di sabato è stato un messaggio diretto, ma non significa che non lo stimo più. È giusto però che capisca che deve dare di più. Mino, inoltre, soffre di pubalgia, non sempre riesce a lavorare al top”.
Il punto fino ad oggi. “Noi fuori casa siamo sempre molto competitivi. In casa posso dire che col Perugia abbiamo fatto un’ottima prestazione. Meno brillante invece, quella col Parma. Bene anche con la Ternana. Aggiungo anche che la condizione fisica, positiva o negativa della mia squadra, dipende da me, se si fanno male, se corrono, se non corrono, è colpa mia”.
